Poeta russo. Studente alla facoltà di Filologia dell'università di
Mosca, conobbe la notorietà in seguito alla pubblicazione di alcune
poesie. Gli venne quindi affidata la composizione di un'ode in onore
dell'imperatore Alessandro I. La composizione del poemetto politico-satirico
Saska (1826), ricco di riferimenti sociali, lo fece però cadere in
disgrazia. Espulso dall'università, fu costretto all'arruolamento forzato
e partecipò alla campagna nel Caucaso (1828-33). Continuò comunque
a comporre, ispirandosi alla vita militare. Tra le sue opere ricordiamo: i poemi
Erpeli (1830),
Cir Jurt (1832); le liriche
Il cadavere
vivente (1831),
La voce segreta (1832); le raccolte
L'arpa
(1838),
Le ore della convalescenza (1842) (Pokryškino, Penza 1804 -
Mosca 1838).